Smart working: scenario complesso
Telelavoro, ma gli anglofoni lo chiamano smart working, ovvero lavoro intelligente, dati i vantaggi che esso offre. Lo smart working è un tema di grande attualità oggi, una nuova modalità di gestione delle risorse umane che, anche in situazione non emergenziali, supporta la conciliazione vita-lavoro, favorisce il clima aziendale e il benessere dei dipendenti nonché un aumento della produttività.
Un altro termine utilizzato è quello di "lavoro agile", anche in riferimento ai casi di lavoro in mobilità.
Questi vari vocaboli indicano punti di vista lievemente diversi di una realtà fondamentale: essere operativi da casa come se si fosse fisicamente in ufficio. Senza compromessi, ovvero abilitando il lavoratore a tutte le funzionalità a lui necessarie ed in sicurezza, intesa come protezione informatica allo scambio dei dati.
Il tema dello smart working, per essere introdotto in azienda, va affrontato sotto vari e diversi aspetti, tra i quali:
- in tema di normativa del lavoro e previdenziale;
- in merito alle norme relative alla salute e sicurezza sul lavoro;
- in tema di relazioni sindacali;
- in ambito "Workplace strategy" (come declinazione dello smartworking all'interno degli spazi aziendali).
Sul fronte tecnologico, invece, è il settore ICT che dà il suo fondamentale suo contributo.
In questo senso ricordiamo che OpenWay offre varie soluzioni adatte a realizzare e facilitare il telelavoro, ovvero SMART WORKING, onde consentire ad aziende e lavoratori di continuare la loro attività quotidiana, anche in questi momenti di difficoltà. Le nostre soluzioni sono tecnologicamente consolidate, e la nostra consulenza consentirà di individuare per ciascuna azienda la specifica suite di strumenti più adatta, nell'ambito delle varie categorie di sistemi esistenti:
- Remotizzazione delle postazioni di lavoro
- Soluzioni di connettività Business Oriented
- Unified Communication & Collaboration
- Videoconferenze, Web Meeting
- Virtualizzazione delle postazioni di lavoro e dei server
Smart Working: i luoghi comuni
Quando si parla di smart working, quasi tutti vanno col pensiero ad una videoconferenza ovvero ad un Web Meeting; molti immaginano probabilmente un affiatato gruppo di colleghi sorridenti ad una scrivania; e stanno collaborando tra loro e con altri colleghi remoti tramite uno schermo ed una webcam. Forse altre persone, più informate, potrebbero anche pensare alla UCC, la Unified Communication & Collaboration, oppure più semplicemente ad una suite di Groupware , che non prevede necessariamente l’interazione audio-video con altre persone locali o remote, ma solo quella mediante dati, informazioni e funzionalità informatiche.
Non sempre il telelavoro comporta la collaborazione con altre persone: remotizziamo il desktop !
Tuttavia sarebbe anche plausibile pensare alla suddetta serie di validissime soluzioni come ad uno stadio secondario ed evoluto dello smart working e potremmo considerare, invece, come basilare un’altra funzionalità; forse meno nota: la remotizzazione del desktop.
Virtualizzazione del desktopSistemi operativi multipli e diversi a disposizione dell'utente tramite un medesimo dispositivo fisico. |
I sistemi di remotizzazione del desktop consentono di di fruire da remoto (ovvero da altra sede aziendale, in mobilità, da casa) al proprio desktop, inteso come quell’insieme di funzionalità grafiche, audio, di memorizzazione ed elaborative che il PC utilizzato in azienda tradizionalmente eroga all’operatore. E non dimentichiamo che tale PC è anche nativamente veicolo per l’erogazione dei tutti i consueti servizi aziendali (intra-LAN), spesso chiamati semplicemente “server aziendali”, tanto per intenderci. Volendo essere estremamente trasparenti si può ricordare che solo alcune rare funzionalità sono assenti, in genere quelle “fisiche”. Ad esempio: introdurre un DVD o una chiavetta USB; è pur vero che queste funzioni sono ormai giustamente bandite da un’operatività aziendale al passo coi tempi e conforme alle correnti direttive di sicurezza informatica e privacy.
Si fa notare che , specie per una vasta categoria di lavoratori per cui l’attività primaria NON è la collaborazione ma è “semplicemente” l’attività a “terminale” (editing, contabilità, amministrazione, burocrazia, progettazione, sviluppo software, design), il remote desktop può costituire il principale strumento di lavoro quando fuori sede per i motivi più vari.
BYOD: comodo per il lavoratore, comodissimo per l'azienda
Considerato dal punto di vista delle aziende, il RemoteDesktop é una soluzione di notevole importanza strategica al problema della duplicazione delle postazione di lavoro oppure all’adozione di PC portatili. Il BYOD (Bring Your Own Device) è una politica aziendale perfettamente sinergico allo smart worker e consente all’azienda di sposare l’economicità della soluzione, al controllo, la gestibilità sistemistica e la sicurezza informatica delle procedure e dei dati aziendali.
Ma c'è di più: la virtualizzazione
In questo discorso si inserisce molto bene quello della virtualizzazione, VirtualDesktop, nello specifico. Sitratta di una tecnologia che supporta il servizio di Remote Desktop in maniera nativa ed ideale, specialmente dal punto di vista delle esigenze aziendali.